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Lo sguardo di Ulisse

A., cineasta greco esiliato negli Stati Uniti, torna nella sua città natale, Ptolemais, per la prima di un suo film ma soprattutto per ritrobare i negativi del primo film greco, girato all’inizio del secolo dai fratelli Manakias. Moderna odissea di un intellettuale alla ricerca delle proprie radici professionali e storiche, il film di Angelopulos è ineguale e frammentario, ha momenti di grande commozione ma anche troppe concessioni a un’idea di cinema autoriale. L’idea di chiudere il film con un non-finale è comunque un atto di coraggio. Gran Premio della Giuria a Cannes, accolto dal regista con la smorfia di chi si aspettava la Palma d’Oro.