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Legittima difesa

Quando un facoltoso “vecchio sporcaccione” viene assassinato, non c’è sicuramente carenza di sospetti. Un “police procedural” (sottogenere di giallo che prevede l’intervento della scientifica, n.d.r.) inframmezzato da vivaci ritratti dei personaggi: da un povero sempliciotto (Blier) che sospetta della moglie civettuola, a un cantante del varietà (Delair), fino a un burbero detective di polizia (Jouvet). La messa in scena di Clouzot delle scene chiave — una discussione durante una prova musicale, una lunga scena nel retro di un teatro mentre le ragazze di fila ballano — è magistrale, come lo è l’aspetto complessivo di questa gemma in bianco e nero. Il titolo originale si riferisce alla sede del quartier generale della polizia di Parigi. Uscito in origine negli Stati Uniti col titolo Jenny Lamour.