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Left Luggage

Anversa, 1972: una donna ebrea, spirito libero e figlia di sopravvissuti all’Olocausto, è assunta come tata presso una famiglia hassidica e si affeziona immediatamente a un bimbo muto e bellissimo, terrorizzato dal rigido padre. Un dramma emotivamente sovraccarico, che affronta molte questioni ma — a parte alcuni momenti efficaci — risulta troppo ovvio e a tratti sdolcinato.