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Le ultime 56 ore

Le vicissitudini di una famiglia da una parte e quelle di un Colonnello reduce dal Kosovo, con alcuni dei suoi “ragazzi”, dall’altra. Non si conoscono, né si sono mai visti prima, ma il destino li porterà ad intrecciare le loro vite perché legati dallo stesso problema, anche se per motivi diversi.

La famiglia è composta da tre persone, padre, madre e una figlia adolescente che non accetta l’improvvisa separazione dei genitori in quanto consapevole del loro amore ancora forte e vivo. Il Vice Questore aggiunto, Paolo Manfredi è il padre di Valentina una quindicenne decisa e volitiva, molto matura per la sua età. Manfredi è un “Negoziatore”, esperto psicologo, oltre che astuto poliziotto, abituato a risolvere casi estremi, dove più che la forza serve l’intelligenza e l’esperienza,per sondare e scavare nell’animo dei criminali convincendoli alla resa. Ma è proprio il suo lavoro ad aver incrinato il rapporto con la moglie Isabella. Una donna indipendente, forte e solare, che non ha mai smesso di amarlo, ma lei non “negozia” con i sentimenti.

Il Colonnello Moresco è un Ufficiale con forte senso del dovere, integerrimo nel lavoro noto per la sua grande umanità. Un grande stratega nelle missioni di guerra, forte indagatore dell’animo altrui, difficile nascondergli qualcosa. Moresco a causa di gravi scoperte che lo riguardano, insieme ai suoi uomini, impronta una missione segreta, denominata “Operazione 12 Apostoli”, la zona dell’operazione è legata ad un ospedale, dove lavora una sua amica, la dottoressa Sara Ferri, moglie di un parigrado, nonché amico fraterno che lo ha affiancato in tutte le campagne, come in quella dove è rimasto ferito, la scena di apertura del film, datata 1994, in Kosovo.