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L’albero della vita

Racconto dell’odissea di un uomo che lotta per salvare la sua amata. Prima vive come Tomas, un conquistador spagnolo del Sedicesimo secolo impegnato nella ricerca della Fonte della Giovinezza per la sua Regina. Poi è Tommy Creo, un medico dei giorni nostri che si affanna nello studio di una cura contro il cancro per salvare la moglie Isabel. Infine è un astronauta del ventiseiesimo secolo in viaggio attraverso i segreti dell’Universo. Tre storie accomunate da una singola verità.

Ambizioso e fallimentare poema onirico sul tema dell’amore e della morte, scopertamente influenzato dal surrealismo e dallo stile dei fumetti. il regista-sceneggiatore di Pi – Il teorema del delirio ha coltivato questo progetto per anni, fronteggiando defezioni di produzioni e star, ma ne è uscito un pasticcio che si offre masochisticamente alla derisione.  A essere sbagliata è proprio l’idea di partenza: fondere la tradizione del mèlo fantastico anni Quaranta, puzzle temporali cyberpunk e misticismo insulso new age. Si salva solo la colonna sonora di Clint Mansell.