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La ragazza in vetrina

Il film che interrompe bruscamente la carriera di Emmer, poi divenuto uno dei principali registi di
Carosello
. Un insuccesso, anche a causa dei gravi problemi di censura (i tagli sono stati reintegrati, fin troppo scrupolosamente secondo il regista, solo qualche anno fa, e si spera che questa che va in onda sia la versione «ripristinata»). È il suo film più duro, che si getta alle spalle ogni traccia di «neorealismo rosa» e sconfessa la nascente commedia all’italiana. Una storia di emigrati italiani in Olanda (la tragedia della miniera di Marcinelle, in Belgio, era di pochi anni prima), la storia di un fine settimana, di un’impossibile storia d’amore, di puttane esposte in vetrina e di impossibili fughe dallo squallore quotidiano. Le scene in miniera sono impressionanti, il film si sfilaccia nella seconda parte e non può osare fino in fondo, ma rimane un tentativo di grande coraggio. Il soggetto è di Rodolfo Sonego, tra gli sceneggiatori c’è Pier Paolo Pasolini.
(emiliano morreale)