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La ballata della città senza nome

L’attempato Ben e il giovane Pardner scoprono un filone aurifero. La notizia si sparge in fretta e intorno alla miniera nasce una comunità di quattrocento persone, formata solo da uomini. Un mormone di passaggio vende una delle sue due mogli all’asta. Ben, prontamente, riesce ad aggiudicarsela. Il regista Logan aveva già affrontato il musical due anni prima con
Camelot
, ottenendo risultati non proprio lusinghieri. Questo western canterino è decisamente migliore, anche grazie ai due simpatici protagonisti, anche se non gli impedì di essere un clamoroso fiasco al botteghino.
(andrea tagliacozzo)