J

Justine, ovvero le disavventure della virtù

Ispirato all’omonimo romanzo e saggio filosofico di D.A.F. De Sade, il film è la cronaca delle peripezie di Justine, indomita credente nel primato della virtù, che si trova invece esposta alle peggiori crudeltà e vessazioni. E mentre lei va inarrestabilmente a fondo, i suoi aguzzini prosperano e godono delle loro malefatte. Il famigerato regista iberico dal nome due volte blasfemo (secondo la felicissima definizione di Teo Mora) tra i suoi molti meriti ha anche quello di aver fatto spogliare l’ex signora Carrisi (in arte Romina Power). Il film in sé non vale molto, ma in quanto testimonianza delle bizzarrie del casting dei profondi anni Sessanta è impagabile. E comunque Franco (per chi sa guardare i suoi film) rifila molte unghiate di stile e di ironia. Tra gli ultimi, Franco continua a essere il migliore.
(giona a. nazzaro)