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Ilaria Alpi – Il più crudele dei giorni

Il 20 marzo 1994 la giornalista di RaiTre Ilaria Alpi e il cameraman triestino Miran Hrovatin vengono uccisi tra le vie di Mogadiscio. Il film di Ferdinando Vicentini Orgnani ricostruisce le ultime settimane delle due vittime, sulle tracce di un traffico di armi e rifiuti tossici che li porta dalla Jugoslavia alla Somalia. La Alpi aveva scoperto qualcosa di davvero grosso, uno scoop da fare tremare molta gente, molti delinquenti e molti potenti invischiati in affari loschi. Per questo i due giornalisti sono morti, per tappargli la bocca. Questo ci racconta il film Ilaria Alpi – Il più crudele dei giorni, interpretato alla grande da Giovanna Mezzogiorno e Rade Sherbedgia, nei ruoli delle vittime. Una ricostruzione fedele agli atti, alle testimonianze e ai racconti delle persone vicine a Ilaria Alpi. Il film, oltre alla sceneggiatura puntigliosa e ben scritta, è realizzato e confezionato molto bene. Splendide le musiche di Fresu e pulito e lineare il montaggio, nonostante i molti flashback che avrebbero potuto creare confusione. Un ritorno al cinema italiano d’autore e impegnato, non a caso il regista Vicentini Orgnani cita Francesco Rosi come punto di riferimento. Una pellicola da non perdere, per non dimenticare e per continuare a parlare di due vittime che volevano solo fare il loro lavoro e raccontare la verità. A qualcuno, però, questo dava fastidio. (andrea amato)