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Il settimo sigillo

Sydow, un cavaliere disilluso di ritorno dalla crociate, cerca di risolvere i misteri della vita giocando a scacchi con la Morte, che gli ha offerto ancora un po’ di tempo. Un capolavoro affascinante e assolutamente unico che portò a Bergman il riconoscimento internazionale. Il più noto dei film di Bergman (autore anche della sceneggiatura) non è però il migliore: troppo programmatio il simbolismo e di maniera (ma per i tempi originale) l’ambientazione medievale. Ma dal punto di vista figurativo il film conserva un fascino innegabile, pieno com’è di richiami pittorici (Durer) e scultorei.