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Il prossimo uomo

Durante un’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il Ministro degli Esteri dell’Arabia Saudita, Khalil Abdul, afferma che per migliorare la situazione economica dell’area mediorientale sarebbe auspicabile un’alleanza con Israele. Le clamorose dichiarazioni finiranno per portare il diplomatico nel mirino di una killer professionista. Un discreto melodramma con molti scenari (New York, Bavaria, Londra, Marocco ecc.) e uno Sean Connery nelle inusuali vesti dell’arabo (già indossate l’anno precedente ne
Il vento e il leone
). Il film, curiosamente, anticipò la svolta di Sadat, protagonista, nel 1977, dello storico accordo con lo Stato ebraico.
(andrea tagliacozzo)