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Il bacio dell’assassino

Primo lungometraggio professionale di Stanley Kubrick (che nel ’53 aveva diretto l’inedito
Fear and Desire
). Un pugile prende le difese di una ballerina, perseguitata dal losco proprietario di un locale notturno. Quest’ultimo si vendica facendo accusare il boxeur di un delitto che non ha commesso. Non mancano le soluzioni interessanti (come nel successivo
Rapina a mano armata
la narrazione del film non procede in modo lineare), ma il film, realizzato a basso costo (40 mila dollari racimolati dai parenti di Kubrick), è decisamente lontano dai futuri capolavori del regista americano. Kubrick fu costretto dai coproduttori a un happy end che era lontano dalle sue corde. Nel film compare anche l’allora moglie del regista, Ruth Sobotka.
(andrea tagliacozzo)