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Hotel

Figgis ritorna sui territori di Timecode (con attrezzature avanzatissime per l’immagine, il suono e una “night-vision photography” utilizzata estensivamente e senza una specifica necessità) per un’altra storia largamente improvvisata su una troupe votata al fallimento, che tenta di girare una versione di La duchessa di Amalfi a Venezia. Soltanto Ifans, nel ruolo dell’egocentrico regista, suscita qualche scintilla. Questa stupefacente autoindulgenza costringe lo spettatore a chiedersi ripetutamente: “Perché non è ancora finito?”.