H

Hana-Bi

Dalle prime sequenze incomprensibili ed ellittiche, il film si dipana a mostrare una vicenda atroce e straziante di vendette e fughe, con un poliziotto braccato dalla yakuza che fugge insieme alla moglie malata terminale. Tutto sotto il segno della morte, un film che si volge dopo ogni azione, con improvvise e ipnotiche esplosioni di violenza e momenti di rarefatta poesia. Controllo assoluto del ritmo, piegato ad una tonalità morale coerente dall’inizio alla fine nonostante la complessa costruzione a flashback e flashforward, le brusche accelerazioni e le pause contemplative. Barocco e stilizzatissimo, forse il capolavoro del regista, che è anche un indimenticabile volto di protagonista e l’autore degli splendidi disegni che punteggiano la vicenda. Leone d’oro a Venezia.(
emiliano morreale
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