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Fuga dalla scuola media

Il fastidio della pubertà non è mai stato descritto in modo così diretto: la Matarazzo, intelligente ma ordinaria, deve confrontarsi con la famiglia, incredibilmente meschina e diseducativa (che stravede per la sua “adorabile” sorella), e peggio ancora con gli scherzi e le minacce sessuali di praticamente tutta la sua scuola. In mezzo a questa disperata mancanza di aiuto e di calore, c’è un protagonista di enorme coraggio e astuzia. Se gli spettatori trasaliranno di fronte alle numerose situazioni sgradevoli, è anche vero che la satira è eccezionale (con parecchie risate), perché la vita in questa infernale seconda media è rappresentata con precisione e chiarezza. Ottime le prove degli attori, acuminata la sceneggiatura dello stesso regista.