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Flawless-Senza difetti

Un poliziotto in pensione un po’ omofobo è colpito da un ictus durante una sparatoria nell’hotel in cui risiede. L’aiuto gli viene da un travestito che abita accanto a lui e gli fa tornare la voglia di vivere (e, con il canto, addirittura la parola). Tra i due, ovvio, nascerà l’amicizia. Amen. Schumacher sceneggia pure: roba da suicidio collettivo. Vergognoso manifesto pro-fratellanza e accettazione dell’altro, condito da stereotipi così affettati e ammuffiti che sarebbe arduo trovarli persino nei manualetti propedeutici per gli scolari delle medie. I personaggi – dal pizzaiolo fusto ai colleghi bravi e buoni, dalle
drag queens
esagitate alla prostituta dal cuore enorme – fanno venire la pelle d’oca. De Niro con la bocca storta mette tristezza (e doppiato da Ferruccio Amendola ancor di più); Hoffman, con le sue mossette, sbracciate e occhiate, invoca vendetta. Si rischia di passare per fascisti, ma quella proposta da questo film è una visione imbarazzante e pericolosa.
Splendori e miserie di Madame Royale
di Vittorio Caprioli, col suo mix di giallo, costume e sana cattiveria, rimane irraggiungibile; e una sola battuta o un solo gesto di Ugo Tognazzi battono tutti quelli di Hoffman e amiche.
(pier maria bocchi)