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Ed Wood

Vera storia di Ed Wood jr., «il peggior regista di tutti i tempi», eterosessuale con la passione del travestitismo. Wood mette su una compagnia di collaboratori sfigatissimi e coinvolge il vecchio Bela Lugosi, divo dell’horror ormai distrutto dalla droga, per realizzare
Plan 9 from Outer Space
. Uno dei migliori film sul cinema degli ultimi decenni. L’«adolescente» Burton ci regala un (auto)ritratto adulto e quasi esorcistico, un canto d’amore al cinema e a tutti i loser, i freak e i non riconciliati. Magicamente, Burton evita ogni effetto-nostalgia e ogni sarcasmo snobistico. Wood/Depp è fratello degli adolescenti dark e dei ragazzi-ostrica, e Ed Wood è per Burton quello che
La camera verde
è stato per Truffaut (altro regista-fanciullo): un impietoso confronto con la propria necrofilia-cinefilia. Geniale, e lucidissimo, il confronto finale di Wood con Orson Welles. Per capire quale possa essere un atteggiamento «giusto» verso il mass-cult infimo, e come quietamente se ne possa cogliere la poesia, rimane indimenticabile il monologo di Martin Landau (un Bela Lugosi straordinario), specie in versione originale.
(emiliano morreale)