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Dalla vita in poi

Rosalba ama Danilo, un ragazzo che dovrà trascorrere parecchi anni in carcere. Per alleviargli la sofferenza della detenzione decide di scrivergli ogni giorno una lettera, dolce, appassionata, lirica. Ma tradurre in parole i suoi sentimenti non le riesce facile e ricorre all’aiuto di Katia, la sua amica del cuore, costretta a vivere su una sedia a rotelle. Katia si ritrova dunque a fare il “suggeritore d’amore”, proprio come Cirano Di Bergerac. Un gioco che ben presto si rivela pericoloso. Quelle emozioni, quegli slanci poetici pensati per Rosalba, col passare del tempo diventano suoi, così come sente che le appartengono le risposte appassionate di Danilo.

Quando Rosalba e Danilo si lasciano, Katia decide di andarlo a conoscere in carcere per vedere che aspetto abbia l’uomo di cui è innamorata. Non avendo nessun grado di parentela che la colleghi al detenuto il permesso non le viene accordato ma la volontà di Katia è più ostinata dei regolamenti e alla fine l’incontro avviene. E’ il momento più emozionante della sua vita. Ne seguono altri, d’incontri, difficili e per nulla intimi nel gelido parlatorio e alla fine anche Danilo si innamora di lei. I due decidono di sposarsi. Tutto il carcere partecipa. Quando il giudice accorda a Danilo il primo permesso per incontrare la sua giovane moglie fuori dal carcere, Katia, con la complicità di Rosalba, gli organizza una fuga. Danilo naturalmente coglie al volo l’occasione ma mentre sta fuggendo capisce che la vita del latitante lo allontanerà da Katia, da cui ormai è fatalmente dipendente. Decide così di rientrare in carcere, e di rimettere ogni cosa al suo posto.