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Crossing over

Max Brogan (Harrison Ford) è un agente dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) di Los Angeles, e ha giurato di far rispettare le leggi sull’immigrazione, quindi si occupa di quelle migliaia di persone che cercano di entrare negli Stati Uniti alla ricerca di una vita migliore. Attraverso le vite di Brogan, del suo collega dell’ICE Hamid Baraheri (Cliff Curtis), di Denise Frankel (Ashley Judd), un avvocato difensore, e di suo marito Cole Frankel (Ray Liotta), che giudica l’ammissibilità dei permessi, possiamo vedere come l’impatto con il problema dell’immigrazione vada ben oltre il lavoro quotidiano. I loro destini si intersecano, per necessità o per caso, con quelli dell’operaia messicana Mireya Sanchez (Alice Braga), della sorella di Hamid Baraheri, Zahra (Melody Khazae), della ragazza del Bangladesh Taslima Jahangir (Summer Bishil), del musicista inglese Gavin Kossef (Jim Sturgess), dell’attrice australiana Claire Shepard (Alice Eve), e dell’adolescente coreano Yong Kim (Justin Chon). Ognuno di loro combatte una battaglia: una madre single deportata senza il suo bambino; una liceale i cui temi provocatori attirano l’attenzione dell’FBI; una attrice disposta a prostituirsi per ottenere la carta verde; un musicista senza soldi che cerca di costruirsi una carriera; e un ragazzo diviso tra due mondi. La battaglia di Brogan è quella che gli Stati Uniti affrontano oggi. Il suo senso del dovere e la sua attenzione per gli altri rispecchiano la sfida sull’immigrazione che il paese si trova davanti. Con Crossing over impariamo che l’unica cosa più grande di ciò che ci separa sono i sogni che condividiamo.