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Parigi, 1969: un giovane cineasta represso sta lavorando a un film di fantascienza in stile Barbarella e si innamora della bellissima protagonista, lasciando nel contempo che la relazione con una donna veramente innamorata di lui svanisca. Quasi un buon film, ma le idee sembrano buttate giù a casaccio e non culminano in un climax drammatico. Debutto di Coppola (figlio di Francis), anche sceneggiatore, con un cammeo della sorella Sofia e una parte interessante per il cugino Schwartzman. Giannini è meraviglioso nel ruolo di un altisonante produttore italiano, e l’idea del film dentro il film è divertente. Law (che lavorò nel vero Barbarella) è una presenza piacevole.