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Come cani e gatti

Nessuno degli umani ne è al corrente, ma dalla notte dei tempi tra cani e gatti è in atto una guerra senza fine. Con tanto di armi, servizi segreti (CIS, Canine Intelligence Service), tecnologie avanzatissime nascoste nelle cucce. L’agente speciale numero uno dei cani è improvvisamente fuori uso, per uno strano caso prende il suo posto, Lou, da Lumaca, cucciolo di beagle molto tenero ma nient’affatto esperto di faccende militari. I gatti, capitanati dal perfido Mr. Tinkles, persiano bianco e pelosissimo, ne approfittano. Attaccano. Come base casa Brody, dove in un laboratorio blindato il professor Brody sta cercando l’antidoto all’allergia dei cani. Il mondo sta per essere rovesciato. Ma i cani riusciranno a difendere il genere umano dalla minaccia felina.

Grosso modo così si svolge la trama del film di Lawrence Guterman, capolavoro di tecnica di animazione: cani e gatti parlano, ridono, mangiano e si arrabbiano come fossero veri. Le immagine degli attori a quattro zampe sono state scannerizzate ed elaborate al computer in modo da rappresentare tutte le espressioni possibili. Al di là del canino e del felino. La preparazione del film è durata un anno: solo per il beagle Lou sono stati impiegati cinque cani diversi addestrati da due istruttori per circa duemila ore. Il film, sulla scia di
Babe
e
Dr. Doolittle
, è per bambini. Ma a complicare la visione dei più piccoli c’è una storia a volte troppo astrusa con storie nella storia. Gatti ninja, controspionaggio felino, un esercito di topi, un moribondo con flebo al cui capezzale sta Mr. Tinkles, gli esperimenti del professor Brody… forse troppo. Soprattutto per il pubblico al quale il film è destinato. E poi, perché i cani sono i buoni e i gatti fanno la parte dei cattivi e antipatici? Simpaticissimi comunque i quattro cani protagonisti, Lou il beagle, Butch il pastore, Peek il pechinese, Ivy, la randagia ex squillo… Nell’originale americano la voce di Lou era diTobey Maguire, quella di Butch di Alec Baldwin, quella di Ivy di Susan Sarandon.