C

Chinese Odyssey

Per sfuggire alla noia, la principessa Ping On fugge dal palazzo reale travestita da uomo. Giunta in un vicino villaggio, la giovane incontra un simpatico furfante chiamato Li Yat-Lung e la sorella di questi Phoenix. Quest’ultima, credendo Ping On un ragazzo, se ne innamora, mentre Yat-Lung, che si sente stranamente attratto dal nuovo arrivato, cerca di convincere la principessa a sposare la sorella. La vicenda s’ingarbuglia ulteriormente quando il fratello di Ping On, il futuro imperatore Ching Tak, parte alla ricerca della principessa.

Realizzato in occasione del Capodanno cinese (che, per una curiosa coincidenza, nel 2002 cadeva in concomitanza con il giorno di San Valentino), il film sembra riallacciarsi idealmente alle atmosfere surreali di
Dong Cheng Xi Jiu (The Eagle Shooting Heroes),
la geniale parodia di
Ashes of Time
realizzata nel 1993 dallo stesso Jeff Lau (con Tony Leung Chiu-wai in uno dei ruoli principali). Umorismo di stampo «Mo-lei-tau» («nonsense» in cantonese), un pizzico di romanticismo (non esasperato e presente solo nella parte finale) e perfino accenni (irresistibili, anche grazie alla principessa interpretata da Faye Wong) di Huangmei Opera (forma di teatro musicale che trae origine dalle canzoni folcloristiche delle provincie di Anhui, Hubei e Jiangxi) si amalgamano quasi alla perfezione in questa commedia anarchica, raffinata nella messa in scena e nella confezione (di straordinaria bellezza la fotografia di Ngor Chi-kwan e le scenografie di Tony Au), anche se leggermente inferiore per ritmo ed inventiva al già citato
Dong Cheng Xi Jiu,
così come ai due
Chinese Odyssey
realizzati nel 1995 da Lau con Stephen Chiau (che al posto del pur ottimo Tony Leung Chiu-wai avrebbe probabilmente fatto faville). Lau ha comunque il merito di sfruttare con una buona dose intelligenza un tema ormai tipico della commedia e della letteratura cinese come quello della confusione dei sessi (nel finale i due protagonisti si scambiano praticamente i ruoli, ripetendo una scena che a metà film veniva recitata a parti invertite con la Wong che fingeva di essere un uomo). Ottima la prova comica di Vicky Zhao nei panni di Phoenix (più in luce rispetto a Shaolin Soccer), ma si fa notare, in un ruolo breve ma fondamentale, anche Athena Chu. Come nel caso di
A Chinese Odyssey 1 & 2,
Lau torna a utilizzare frattaglie musicali di
Ashes of Time,
probabilmente con intenti parodistici. Sceneggiatura scritta dallo stesso regista, che si firma, come al solito, Kei On.
(andrea tagliacozzo)