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Cape Fear — Il promontorio della paura

Uscito di prigione dopo quattordici anni, un bizzarro autodidatta si ripromette di rendere infernale la vita all’avvocato che lo ha spedito in prigione. Questo remake del thriller del 1962 ne rafforza i personaggi e aggiunge affascinanti sfumature psicologiche, ma trasforma un’avvincente vicenda realistica in un pomposo e poco credibile horror: un Cape Fear per la generazione di Freddy Krueger. Il magnifico controllo delle riprese da parte di Scorsese (con una serie di collaboratori di prim’ordine tra i quali il direttore della fotografia Freddie Francis e il compositore Elmer Bernstein, che riadatta la colonna sonora originale di Bernard Herrmann) va sprecato in un esito intensamente sgradevole. Il maggior pregio consiste nell’eccezionale performance del cast (che comprende divertenti cammei di Mitchum, Peck e Balsam, già protagonisti della versione del 1962). Panavision.