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Buffalo ’66

Gallo si autodirige nella parte di un detenuto appena uscito di prigione, che rapisce una ragazza (Ricci) ed esige che finga di essere sua moglie per far bella figura con i suoi genitori. Come il loro rapporto vada evolvendosi è la sostanza di questo film sincero e sconclusionato, che pur avendo i suoi bei momenti confonde la grinta e l’infinita ripetitività con l’integrità e la verità, non riuscendo a rendere interessanti i personaggi. Gallo, al suo debutto come regista, è anche co-sceneggiatore e autore delle musiche.