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Bob Roberts

Bob Roberts, cantante country, si candida alle elezioni presidenziali con un programma ultra-reazionario e con metodi spregiudicatissimi. Sconfiggerà un vecchio senatore liberal, rimasto coinvolto in uno scandalo sessuale. Classica commedia liberal, con in più una gustosa ideuzza di regia dell’esordiente Robbins (che è anche ottimo protagonista): tutto il film è girato come un reportage televisivo, zoom e macchina a mano, mostrando l’orrore del personaggio protagonista solamente attraverso il suo lato pubblico, la sua maniera di presentarsi, le sue canzonette (intelligente la trovata di far cantare a Roberts alcuni hit della canzone libertaria come la dylaniana
The Times They’re A-Changin’
, ma con un nuovo testo parafascista). La storia è molto caustica e divertente; nel sottofinale, la macchina da presa svela l’impostura di Roberts mostrando il suo piede che batte il tempo (e dunque che l’attentato di cui egli si proclamava vittima era un bluff). Il candidato perdente è un simpatico Gore Vidal.
(emiliano morreale)