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Birthday Girl

John è un impiegato di banca insoddisfatto. Ma soprattutto, vivendo in un paese alle porte di Londra, ha difficoltà a trovare una donna. Su Internet scova un’agenzia matrimoniale russa («From Russia with love»…). Arriva la bellissima Nadia che non parla una parola di inglese. Comunicano – molto bene – a letto. Lui si affeziona alla ragazza. Ma un giorno, che lei dice essere il suo compleanno, bussano alla porta due individui russi. Torta e auguri. Uno sostiene di essere un cugino di Nadia, l’altro un amico. John tollera per un po’, poi li caccia: ma i due sono truffatori che, minacciando di uccidere Nadia, obbligano l’impiegato a svaligiare la banca… John scopre che i tre sono d’accordo, che Nadia capisce e parla l’inglese e che è la fidanzata, incinta, di uno dei due. La truffa del compleanno è già stata messa a segno varie volte, in vari Paesi. Eppure tra Nadia, che in realtà si chiama Sofia, è nato qualcosa…

Un’idea accattivante per una commedia che si regge, quasi completamente, sulla protagonista che per buona parte del film è muta (e anche moderatamente senza veli). Oppure parla russo (corso intensivo di otto settimane) con i compari. Nicole Kidman, che nell’ultima stagione è passata dalla divertente follia di
Moulin Rouge!
alla psicosi di
The Others
, è brava e bella. Perfetta tonta quando finge di non capire, sensuale quando capisce benissimo i giochetti sadomaso del bancario frustrato, complice spregiudicata dei due violenti delinquenti, brava mogliettina quando lavora a maglia… E certo, questa volta, non l’aiutano i costumi, né i trucchi, visto che ostenta lividi, graffi e smorfie quando si accapiglia ora con l’uno ora con l’altro. Ma tutto il resto è abbastanza scontato, se non banale. A partire dal finale. John è Ben Chaplin (
La sottile linea rossa, Lost Souls – L’ultima profezia
, niente a che vedere con la famiglia di Charlot), bravo, anonimo colletto bianco che fa footing e legge le riviste porno. Violenti (anche troppo) i due «cugini» russi Yuri (Vincent Cassel,
I fiumi di porpora, Il patto dei lupi
) e Alexei, il regista francese Mathieu Kassovitz (il Nino de
Il favoloso mondo di Amelie
, ma anche regista de
I fiumi di porpora
e
L’odio
). Il film è davvero un affare di famiglia inglese: il regista Jez Butterworth è anche sceneggiatore con Tom, mentre Steven è il produttore. Curiosità: il film, sebbene ambientato in Inghilterra, fu girato (a più riprese per gli impegni dei vari protagonisti) in Australia, per consentire alla Kidman di stare vicino all’allora marito Tom Cruise, sul set di
Mission Impossible II
.