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Amnèsia

Tre storie che si intrecciano sull’isola più trasgressiva e trendy del mondo, Ibiza. Sandro (Diego Abatantuono) è un produttore di film porno e riceve la visita di sua figlia diciassettenne (Martina Stella). Tra i due non c’è un gran rapporto, ma una notizia e un imprevisto li farà avvicinare. Angelino (Sergio Rubini) gestisce un bar sulla spiaggia e desidera fare tanti soldi per mettere su famiglia. Per caso si imbatte in quattro chili di cocaina purissima e nel cercare di piazzarla si mette nei guai. Xavier (Juango Puigcorbè), invece, è il capo della polizia locale, vedovo, alle prese con un figlio irrequieto (Ruben Ochandiano). Senza rovinare i tre finali, si può solo dire (per bocca di Gabriele Salvatores) che: «Nessuna cosa è solo buona o solo cattiva». Il «gruppo vacanze» della premiata ditta Salvatores-Abatantuono sceglie ancora una volta un’isola del Mediterraneo, ma dopo l’atmosfera leggera e poetica di una Grecia di mezzo secolo
(Mediterraneo),
si piomba in una Ibiza psichedelica e frenetica di inizio millennio.
Amnèsia
è un film divertente, con un buon ritmo e un montaggio accattivante. A metà tra il videogame e il videoclip, Salvatores mescola sapientemente le tre storie, con giochi registici molto funzionali. Con leggerezza, poi, affronta lo scontro generazionale tra padri e figli. Proprio i due attori più giovani dimostrano già un talento notevole. Per i veterani nulla da dire, una prestazione assolutamente convincente.
(andrea amato)