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A l’attaque!

Due sceneggiatori, nel giardinetto della loro casa, pensano al soggetto del loro film. Deve essere un film politico. Uno lo vuol fare in un modo: sangue, sesso, tinte forti. L’altro, più pensato. Computer alla mano, ecco la «Moliterno & Cie», la famiglia che ha messo l’anima nella sua officina. C’è Lola, giovane vedova con un bambino, ci sono il fratello e il cugino, Gigi e Jean-Do che riparano le auto, la cognata Marta alla cassa e il vecchio padre che canta Bella ciao per far addormentare il nipotino… E i due sceneggiatori che provano le scene, inseriscono (e tolgono) personaggi o situazioni. Un’immagine da eliminare esce dallo schermo come un foglio accartocciato… Poi sulla famiglia l’incubo di pagare la banca, il credito non riscosso da una multinazionale dei trasporti, la globalizzazione che avanza… Che fare? Togliere di mezzo i personaggi nel sangue? Oppure risolvere tutto con un lieto fine? I due sceneggiatori ci lavorano, tra un sonnellino, una tazza di caffè, una discussione… Vinceranno i Molinterno. Guédiguian il marsigliese ambienta il suo film nel solito quartiere di Marsiglia (l’Estaque, come in Marius et Jeaunette del 1996). E fa con A l’attaque! una commedia divertente e gradevole. Del mondo che lo affascina e dal suo punto di vista, quello dei poveri, di chi fatica, di chi non ha grandi ambizioni al di là degli affetti, del lavoro, dei valori più solidi… Decisamente più lieve rispetto al pugno nello stomaco dell’indimenticabile La ville est tranquille .