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A cavallo della tigre

Un criminale di mezza tacca, detenuto per una piccola truffa, viene coinvolto in un’evasione. Una volta libero, sapendo che è stata messa una grossa taglia sulla sua testa, si autodenuncia in modo che la moglie possa intascarla e pagare i debiti. Pellicola grottesca e agrodolce (provocatoria nel ritratto disincantato dell’Italia del miracolo economico), fu un fiasco alla sua uscita. Nel 2001 Mazzacurati ne ha girato un remake.