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A Better Tomorrow

Il film che ha rilanciato la carriera di Woo, allora in crisi (tant’è che la vicenda dell’ex mafioso diventato storpio in cerca di vendetta – e forse di redenzione, visto che Woo non è estraneo a concetti occidentali – sarebbe da leggersi in senso autobiografico). Doveva rilanciare Ti Lung, star delle arti marziali, ma è servito soprattutto a lanciare Chow Yun-fat nella parte di Mark Gor, look alla Alain Delon, faccia da bambino e da malandrino. Woo, di suo, ha messo una regia dell’azione ispirata in parti uguali a Zhang Che (il suo diretto maestro) e a Sam Peckinpah, oltre al senso dell’onore e dell’amicizia e alla visione tragica della vita che viene dai wuxiapian. Tsui Hark, produttore associato insieme a Karl Maka, garantisce la confezione e il marketing: uno dei colpi di genio che farà la fortuna della Film Workshop. Anni fa si tendeva a ridimensionarlo, oggi convince proprio per il fatto di essere un film di genere, sincero, onesto, senza un ammiccamento. (alberto pezzotta)