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8 donne e un mistero

Natale 1950, in una magione dispersa nella campagna francese, sommersa dalla neve, sette donne si apprestano a passare tutte insieme le feste: la nonna inferma, la zia zitella e acida, la padrona di casa madre di due figlie, la governante e la cameriera. Al piano di sopra c’è il capofamiglia Marcel, uomo d’affari. In tarda mattinata la cameriera scopre il corpo di Marcel accoltellato a morte nel suo letto. Le sette donne diventano le sospettate del delitto e a loro si aggiunge Pierrette, sorella della vittima, donna affascinante dalla vita poco chiara. Tutte hanno un movente, tutte nascondono qualcosa, nessuna se ne può andare dalla casa. Fino a quando…
Otto donne e un mistero,
tratto da una piéce teatrale di Robert Thomas degli anni Sessanta, è un thriller classico, una giallo in perfetto stile Agatha Christie, una commedia musicale alla Vincente Minelli e un film con forti tratti umoristici e surreali. Questo frullato di generi dà vita a una pellicola piacevole, girata molto bene e recitata magistralmente dal meglio del cinema francese al femminile. Lotta di classe, trasgressioni sessuali, squallore famigliare, il tutto vissuto con la mentalità anni Cinquanta, ma visto con la giusta ironia dei nostri tempi. Una giornata surreale per capire le donne, tra sconcertanti rivelazioni e piccole vendette. Esilaranti le interpretazioni delle canzoni e i balletti delle protagoniste e da non perdere il bacio saffico tra la Ardant e la Deneuve. Trent’anni fa avrebbe fatto scalpore, oggi fa sorridere.
(andrea amato)