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2 giorni a Parigi

Tornando da una romantica vacanza in Italia, con Venezia come ultima tappa, Marion e Jack trascorrono due giorni a Parigi dai genitori di lei prima di fare ritorno a New York. Marion è una bizzarra fotografa con un problema alla retina che le fa vedere il mondo a macchie, Jack un arredatore newyorkese un po’ paranoico e molto possessivo. I due stanno attraversando la crisi dei due anni. Entrambi avvezzi alle brevi storie tipiche dei trentenni senza figli né relazioni stabili, sono comunque decisi a rinvigorire il rapporto e a cercare di salvare il salvabile.

Non è facile però adattarsi all’ambiente bohèmien, libertino, definito in Francia la gauche caviar, dei genitori di Marion. Ex-sessantottini, anarchici, figli dei fiori, la madre vanta una storia di una notte con John Lennon e il padre è un pittore di vagine e amplessi multipli e di gruppo. Per Jack tutto questo è molto difficile da sopportare e da comprendere e come se non bastasse, passeggiando per le strade della capitale spuntano ex fidanzati di Marion come se fossero funghi. La tensione aumenta e così le incomprensioni all’interno della coppia. Jack sospetta lei di tradimenti con più uomini, lei teme di non essere fatta per l’amore eterno.